Il pulsossimetro, anche detto comunemente saturimetro, è un dispositivo che viene utilizzato nella maggior parte dei casi anche negli ospedali, nelle cliniche o comunque in tutti quei luoghi dedicati alla salute. Inoltre, visto che si tratta di un dispositivo sanitario che permette di misurare un valore che potrebbe essere importante per molte persone, ormai viene utilizzato abitualmente anche a livello casalingo. In effetti l’obiettivo principale del pulsossimetro è quello di andare a misurare il livello di saturazione del sangue, quindi a stabilire quali sono i livelli di ossigeno presenti nel sangue al momento della misurazione. Questo strumento è particolarmente utile per i pazienti che sono affetti da patologie che riguardano la respirazione, come asma, bronchite cronica e simili.
Se è vero che molti pulsossimetri possono essere utilizzati per il monitoraggio durante la notte, i migliori modelli sono quelli che effettuano il monitoraggio anche mentre si dorme. Questi vengono definiti a ‘monitoraggio continuo dell’ossigeno’ oppure a ‘monitoraggio continuo dell’aria’.
La differenza fondamentale tra questi pulsossimetri e i modelli classici è che questi funzionano utilizzando un monitor esterno che viene posizionato sulla pelle della persona e che misura costantemente la saturazione di ossigeno nel sangue. Questi monitor continui sono progettati proprio per questo obiettivo, e vi daranno una lettura dei livelli di ossigeno nel sangue anche durante il sonno. Quando i livelli di ossigeno scendono, il monitor vi darà un segnale in modo da poter agire. La cosa più importante da ricordare su questo tipo di monitor è che il segnale sarà dato sempre ed esclusivamente dal monitor. Se ottenete una lettura in cui i livelli di ossigeno sono troppo bassi,dovreste evitare le situazioni particolarmente stressante, almeno per un periodo di tempo, e farvi controllare da uno specialista.
Un altro vantaggio di un pulsossimetro a monitorazione continua dell’ossigeno, rispetto a un pulsossimetro per il monitoraggio solo notturno, è che questi saranno più precisi di quelli che vengono utilizzati nel sonno. Quando si utilizza un monitor mentre si dorme, c’è la possibilità che questo potrebbe commettere errori nel calcolo della quantità di ossigeno nel sangue e i livelli di ossigeno saranno diversi da quelli che otterrete mentre siete svegli. I monitor continui contribuiranno a ridurre questa possibilità, in quanto vanno a monitorare costantemente i livelli di ossigeno. Tuttavia, alcuni pulsossimetri per il monitoraggio durante la notte avranno bisogno di essere calibrati correttamente.
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